
Decimo risultato utile consecutivo per la Roma di José Mourinho che, dopo il successo di Genova contro la Sampdoria, si riprende il quinto posto in classifica. “Era una partita difficile, è difficile giocare qui e le squadre di Giampaolo sono organizzate con la loro filosofia. Ma la cultura a Roma è che se vinci il derby vai in paradiso, se non lo vinci è un disastro totale, ma siamo riusciti a restare con i piedi per terra. Era difficile, abbiamo fatto la cosa più importante che era prendere i tre punti”.
“Gestito bene il vantaggio nella ripresa”
“Abbiamo fatto un gol che se fosse arrivato con un altro allenatore si parlerebbe di calcio spettacolo – ironizza Mourinho -, ma con me è diverso. Nel secondo tempo abbiamo gestito molto bene pur abbassando i ritmi, ma se avessimo cercato di più il secondo gol la partita sarebbe finita prima. In casa della Samp non avevo mai vinto. Questo è un bellissimo stadio, dove si respira calcio. Loro nel secondo tempo hanno dato più ampiezza al gioco. La gara è davvero finita quando abbiamo messo forze fresche in campo”, ha proseguito Mourinho.
“A Roma si parla sempre di chi non gioca”
“Non credo che i giocatori stessero già pensando alla partita di coppa di giovedì – sottolinea il portoghese -. Il Bodo va rispettato perché contro di noi ha fatto una partita storica in Norvegia, riuscendo poi a pareggiare anche in casa nostra”. Mou cerca di glissare subito le polemiche sui vari Cristante e Zaniolo: “A Roma invece di parlare di giovani come Zalewski che sta giocando ed è arrivato a 9 anni, invece di parlare di Bove che è arrivato a 10 anni, si parla sempre in senso negativo di chi non gioca. Cristante? La stampa romana dice che lo voglio vendere”. E sul futuro di Mkhitaryan: “Voglio che resti e pure la proprietà. Sono convinto che Raiola lo farà rimanere”.