TORINO – Dybala no, Perin sì, De Sciglio probabilmente, Bernardeschi difficilmente: questo è il quadro dei rinnovi contrattuali degli juventini in scadenza. La Joya è stato scaricato dal club (e da Allegri), la stessa sorte potrebbe toccare a Bernardeschi mentre De Sciglio può seguire le orme di Perin, che ha firmato un nuovo contratto a cifre considerevolmente inferiori rispetto al vecchio, con una diminuzione del 30 per cento circa.
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15 Aprile 2022


Cuadrado, rinnovo senza accordo
Venerdì la Juventus ha annunciato anche l’accordo con Cuadrado, ma la vicenda non è lineare come sembra. Nel contratto del colombiano, infatti, c’era una clausola che prevedeva il rinnovo automatico del contratto per una stagione, alle stesse condizioni economiche dell’ultima (vale a dire circa 5 milioni annui), al raggiungimento della quarantesima presenza, evento che si è verificato a Cagliari, trentesima partita in serie di A di Cuadrado, che ne ha fatte anche 7 in Champions e 3 in Coppa Italia. Ma il fatto che il rinnovo sia limitato al 30 giugno 2023 significa che il giocatore e la società non si sono messi d’accordo e l’intesa si è basata esclusivamente sull’applicazione della clausola.
Il colombiano e il rifiuto a spalmare
La Juve, infatti, aveva proposto a Cuadrado di spalmare su più stagioni quello che gli dovrà dare nel 2022/2023: si parlava di biennale da sei milioni complessivi o addirittura di un triennale da 7. L’intenzione della società era di alleggerire il monte ingaggi nel prossimo esercizio, ma Cuadrado ha preferito ottenere subito quello che gli spetta e rinviare ogni discussione all’anno prossimo, tenendosi aperta una porta sia alla permanenza (la conferma del colombiano è stata una precisa richiesta di Allegri, che lo considera fondamentale nonostante i 34 anni che sta per compiere) sia alla possibilità di andare a cercarsi altrove l’ultimo contratto della carriera. Il club proverà in ogni caso a rivedere il contratto di Cuadrado nelle prossime settimane. Nel frattempo, resta un rinnovo senza riduzioni, quindi non in linea con la strategia finanziaria della Juventus.


Da Rabiot a Bonucci, gli altri contratti in discussione
Esauriti di discorsi con i giocatori in scadenza a giugno, la dirigenza bianconera comincerà a occuparsi di quelli che termineranno nel 2023, come nel caso Rabiot e Alex Sandro, o nel 2024 (Bonucci e Rugani). Stavolta la Juve vuole muoversi per tempo e proporre con maggiore anticipo dei prolungamenti a ingaggio ridotto, ma con durata contrattuale più lunga. Il precedente di Cuadrado – che, per via di quella clausola, è stato trattato fin dall’inizio come se andasse a scadenza nel 2023 – non è incoraggiante, perché altri giocatori potrebbero essere invogliati a prendere dalla Juve fino all’ultimo centesimo per poi mettersi in gioco da svincolati. Il procuratore del colombiano, per altro, è lo stesso di Bonucci, Alessandro Lucci.
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15 Aprile 2022


E per la difesa si pensa a Badiashile (Monaco)
La politica della Juventus, è noto, sta seguendo due binari: la riduzione del costo del lavoro e il ringiovanimento della squadra. In quest’ottica si inserisce la trattativa per Benoît Badiashile, monumentale difensore (è alto 194 centimetri) del Monaco e della Francia Under 21, di cui è capitano. A 21 anni appena compiuti, Badiashile ha già quattro stagione Ligue 1 alle spalle, con 108 presenze tra campionato e coppe. È robusto e mancino e quindi può essere, nei piani del club, il successore di Chiellini, che quasi certamente chiuderà la carriera negli Stati Uniti. Badiashile è l’alternativa a Rüdiger, che ha ovviamente un’altra esperienza e un altro spessore, oltre a una situazione contrattuale completamente diversa, visto che il tedesco del Chelsea sta per andare in scadenza. Le sue pretese economiche sono però altissime, sia a livello di ingaggio sia come bonus di entrata, per cui la Juve sta ragionando se non sia più sostenibile investire su un giovane come Badiashile, nonostante il suo cartellino costi ormai attorno ai 30 milioni. E nonostante Allegri preferisca giocatori più esperti.
il narcosimulatore avrebbe chiesto una piscvina per gli allenamenti ai tuffi ma la juve avrebbe risposto che i costi degli arbitri ultimamente sono aumentati e non puó venire incontro alle sue richieste.