
Dopo 5 sconfitte di fila e un’attesa di oltre 3 anni, il Barcellona torna a far suo il ‘Clasico’. E lo fa alla grande con una vittoria nettissima al Bernabeu (0-4), fotocopia del successo avvenuto il 21 novembre 2015 grazie a una doppietta di Suarez e alle reti di Neymar e Iniesta. Stavolta i protagonisti della vittoria sono stati soprattutto Aubameyang (doppietta e un assist), Ferran Torres (gol e assist) e Dembelé, autore di due assist. Xavi ha vinto nettamente il duello a distanza con Ancelotti che si è suicidato nella ripresa mandando in campo una formazione eccessivamente sbilanciata nell’intento di rimontare il doppio svantaggio.
Champions più vicina per il Barcellona
Con questo prestigioso successo il Barcellona incamera tre punti d’oro nella corsa Champions, che gli consentono di riagganciare l’Atletico Madrid al terzo posto e di tenere a debita distanza (-4 con una gara ancora da recuperare) il Betis. Al di là dell’amarezza per il pesante risultato, che interrompe una striscia di 8 risultati utili di fila in campionato, la sconfitta cambia poco al Real nel percorso indisturbato verso il titolo. I blancos, infatti, mantengono ben 9 punti di vantaggio sul Siviglia quando mancano solo 9 giornate dal termine.
Apre Aubameyang, raddoppia Araujo
Costretto a fare a meno dell’infortunato Benzema, Ancelotti ha provato a giocarsi le sue carte schierando Modric finto centravanti con Rodrygo e Vinicius ai fianchi. E in effetti l’avvio per le merengues è stato promettente. Il Real ha provato a far male in ripartenza prima con Rodrygo e poi con Valverde che ha impegnato ter Stegen. Il Barcellona non si è spaventato e, a poco a poco, si è preso la scena. Ha replicato immediatamente costringendo Courtois agli straordinari sulle conclusioni di Aubameyang e Dembelé e poi ha sfiorato di nuovo il bersaglio con Ferran Torres. Dai e dai gli ospiti sono passati: al 29′ Dembelé è andato via sulla destra a Nacho e ha centrato per Aubameyang che ha anticipato Militato e con un perfetto colpo di testa ha battuto Courtois. Il Real ha accusato il colpo e ha pensato Courtois a tenerlo momentaneamente a galla negando il raddoppio allo scatenato Aubameyang. Sul capovolgimento di fronte il Real ha avuto la palla per l’1-1 ma Viniucis ha perso l’attimo davanti a ter Stegen per capitalizzare l’occasione. Il Barcellona ha ringraziato e al 38′ ha siglato lo 0-2: corner di Dembelé per Araujo che è svettato più in alto di Alaba e Militao e ha insaccato.
Il Real si suicida, Ferran Torres e Aubameyang calano il poker
Il Real è andato al tappeto e neppure l’intervallo gli è bastato per rianimarsi. Anche perché Ancelotti lo ha ulteriormente confuso decidendo di varare la difesa a tre togliendo Carvajal e inserendo un altro giocatore offensivo, Mariano. Con gli spazi sempre più ampi a disposizione il Barcellona è diventato devastante. Ferran Torres si è subito divorato il tris a tu per tu con Courtois ma dopo appena 1′ (47′) si è rifatto con gli interessi scaraventando sotto l’incrocio un assist di tacco di Aubameyang. Sono passati appena 4′ ed è arrivato anche lo 0-4 (51′) segnato da Aubameyang con un pallonetto su passaggio filtrante di Ferran Torres. La gara, di fatto, è finita qui anche perché il Real non ha mai creduto nella rimonta. Il Barcellona ha controllato sfiorando con gli scatenati Ferran Torres, Dembelé e col subentrato Depay anche lo 0-5 che avrebbe eguagliato la maggior vittoria di sempre dei blaugrana a Madrid, lo 0-5 del febbraio 1974. Per la capolista incontrastata della Liga sarebbe stata un’onta indelebile.