Mancano 180′ minuti alla fine del campionato, ma quella in programma tra sabato e lunedì (da Empoli-Salernitana a Juventus-Lazio), la penultima giornata di campionato, potrebbe assegnare lo scudetto e decidere le tre squadre che scenderanno in serie B. Ecco perché.
Milan campione se…
Nonostante i tanti verdetti ancora in ballo, la Lega ha deciso di confermare l’orario “spezzatino” delle partite con buona pace di chi chiedeva la contemporaneità delle gare. Sullo scudetto una cosa è certa: sarà festa a Milano. I rossoneri di Pioli, 80 punti in classifica contro i 78 dell’Inter, saranno matematicamente campioni d’Italia se alle 18 di domenica batteranno l’Atalanta a San Siro e se, nel posticipo successivo delle 20:45, i nerazzurri di Simone Inzaghi non faranno bottino pieno a Cagliari. Ma c’è anche un altro scenario che porterebbe il titolo al Diavolo: se l’Inter dovesse perdere alla Sardegna Arena, il Milan potrebbe anche pareggiare contro gli orobici. Essendo avanti negli scontri diretti (1-1 e 2-1) il distacco di 3 punti in graduatoria sarebbe infatti sufficiente per fare festa già domenica davanti ai propri tifosi. In tutti gli altri casi lo scudetto si assegnerà negli ultimi 90′, domenica 22 maggio. Il calendario prevede per il Milan la trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo e per l’Inter l’impegno casalingo contro la Sampdoria.


Europa, match-point Lazio
Con Napoli e Juventus già certe di un posto in Champions League, la lotta per accedere in Europa League è più che mai ingarbugliata. Dietro la Lazio, quinta con 62 punti, c’è infatti il terzetto Roma-Fiorentina-Atalanta a 59. Ai capitolini di Sarri, dunque, basterebbero 4 punti nelle prossime due gare (a Torino contro la Juventus nel posticipo di lunedì sera e la domenica successiva all’Olimpico contro il Verona) per staccare il pass per l’Europa League. Per il resto molto dipenderà anche dalla finale di Conference League tra Roma e Feyenoord, in programma il prossimo 25 maggio a Tirana. In caso di vittoria, anche i giallorossi andrebbero in EL indipendentemente dal piazzamento in Serie A. Se dovessero arrivare settimi, nessuna squadra italiana parteciperà il prossimo anno alla Conference, mentre se dovesse chiudere all’ottavo posto e battere il Feyenoord ci troveremmo ben tre squadre in Europa League ed una (la settima del campionato) in Conference.
La lotta salvezza
Situazione delicata anche nei bassifondi della classifica. Dopo una clamorosa e insperata rimonta, la Salernitana è padrona del proprio destino. I granata di Nicola, quartultimi con 30 punti, potrebbero già festeggiare la salvezza se dovessero vincere sabato al “Castellani” di Empoli nel match che inaugura il penultimo turno e se il Cagliari (29 punti) dovesse perdere contro l’Inter. In caso di pareggio dei sardi e quindi di distacco fissato a tre punti, tutto sarebbe ancora aperto perché, con gli scontri diretti pari (doppio 1-1), gli isolani hanno una differenza reti migliore dei campani. Per festeggiare con 90′ di anticipo, la Salernitana deve anche sperare che il Genoa (28 punti) non espugni il “Maradona” di Napoli. E poi c’è il Venezia (25), aggrappato a un filo, che farà visita alla Roma ma i lagunari devono sparare in un autentico miracolo per evitare la retrocessione. Non possono definirsi ancora salve Sampdoria e Spezia, appaiate a quota 33, ma per le due formazioni liguri di Giampaolo e Motta, impegnate rispettivamente a Marassi contro la Fiorentina e alla Dacia Arena di Udine, il traguardo è vicinissimo. Se invece la Salernitana non dovesse vincere a Empoli, allora tutto sarà rimandato all’ultima infuocatissima giornata.